Sri Lanka: la perla d’oriente

Sri Lanka è natura e tradizioni in un paradiso di testimonianze millenarie, antichi templi, aria speziata; ma anche lunghissime spiagge silenziose, bordate da palme e dove ancora la gente è sorridente e ospitale. 

Costa

L’ex capitale Colombo ci accoglie in una pregna giornata calda. Sgomitiamo tra bancarelle colorate a Pettah e passeggiamo al tramonto nel tempio Gangaramaya. A Beragala incontriamo comunità rurali che ancora vivono tradizioni contornate dall’aria incontaminata. Lungo la costa a nord,  troviamo zone meno popolate, piantagioni di cocco e villaggi di pescatori. A sud invece il traffico diminuisce in un litorale orlato da scogli e sabbia. A Hikkadwa, principale centro dei viaggiatori indipendenti, respiriamo un’atmosfera rilassante. Ancora oggi s’intravedono i danni causati dallo  tsunami. Gli amici della guesthouse ci raccontano di come siano sopravvissuti, abbiano cambiato vita, lavoro, perso la famiglia ma non la voglia di rialzarsi. Rasta ci mostra il palo della sua salvezza, aggrappandosi quel giorno mentre l’enorme onda passava. Volti sorridenti, anime colorate da cui trarre un profondo insegnamento e rispetto. Dietro un promontorio, Unawatuna, altro luogo con alle spalle le devastazioni dello tsunami, è ritornato ad essere un’idilliaca località balneare. Ad est, i tratti di costa spettacolari alternano templi e verde rigoglioso. Ad Arugam Bay, meta di surfisti, giovani e hippy da tutto il mondo, è inevitabile fare conoscenze su una spiaggia illuminata a giorno da stelle che sembrano avvicinarsi.

Tè e Elefanti

La Hill Country, ha un perenne clima primaverile. Le piantagioni del tè ricoprono il territorio. Ci colpiscono i sorrisi delle donne intente a raccoglierne le foglie sotto ad un sole lucente. Dormiamo nell’alloggio, un tempo di dirigenti della colonia britannica e scopriamo la lavorazione del té. Sulla strada incontriamo gli elefanti, che qui più che altrove sono nella loro patria. Una volta addomesticati vengono affidati a colui che ufficialmente ne diventa custode e pilota e che, rispettandoli con orientale pazienza, non li lascerà più.

Spirito

L’entroterra risveglia lo spirito. Kandy accoglie il Tempio del Dente del Buddha. Dambulla, Pollonnarwa con la statua del Buddha sdraiato verso il Nirvana e Sigirya, antica fortezza di  granito rosso e grotte dai bellissimi affreschi in un panorma mozzafiato. Ad Anuradhapura, l’albero sacro frutto del ficus di Bodhgaya, dove Buddha raggiunse l’illuminazione. E il Picco di Adamo che spicca su una montagna, considerato luogo sacro e meta di pellegrinaggi. La risalita (circa 6 ore) è lunga e faticosa, dobbiamo partire di notte per poter arrivare alle prime luci. Ma l’alba ripaga la fatica, con la cima che si tinge di uno spettacolo sublime. Respiriamo e portiamo a casa.