Librare oggi emozioni pregne di speranza mi par difficile
D’altronde siamo mille sfumature ed io non faccio certo eccezione
Una giornata carica di pioggia e nuvole aiuta pure
E il rientro a casa pare un peso
Così mi siedo e scrivo
Nella mente si annidano solo pensieri scoloriti
Ed attentano la voglia di sperare in un semplice spiraglio
Ma io non chiedo molto, chiedo solo un po’ di fiducia
Perché oggi mi sembra di affondare dentro una solitudine
Arricchita da episodi accumulati il cui messaggio paia dire “questo è, e lo devi accettare”
Addirittura le mie lacrime faticano a sgorgare
Lo vorrei tanto ma forse no…quant’è difficile lasciare andare…pure a volte la tristezza!!!
Non è una questione di possesso nella vita
Tuttavia pare che l’immateriale voglia imporsi come forma, ma come biasimarlo?!
Ci hanno insegnato a toccare con mano
Inoltre ci hanno indicato degli esempi da seguire
E che se non li segui sei uno sbagliato
Oppure ancora meglio
Nell’apparenza più totale fai strage di “followers” ma solo se fai qualcosa di figo e allora tutti a fare la gara della vanità
Sei uno sfigato pure se non parli…devi parlare…devi dire …devi farti notare
Che stress…!!!!
Oggi sguazzo come un pesce fuor d’acqua e non so dove nuotare
Che io sia sbagliata
Che io sia quella a cui “j’é toccata” tutta sta gioia e tutta sta pena esattamente così come l’ho vissuta e come la sto vivendo??
Così quando per la terza volta ti ritrovi in un ospedale per lo stesso motivo per cui c’eri andata e la prima…e la seconda…e la terza…ti riguardi dentro per la migliardesima volta
E ti accorgi solo di essere cresciuta
Ma i sogni sono rimasti gli stessi di quando eri bambina
Forse che i miei sogni siano la mia prigione? O forse è più incubo quello che vedo?
Perciò mi tengo la libertà di essere ciò che sono ed oggi anche quella di non sorridere perché sono stufa di far finta di niente
Volevate sentirvi dire qualcosa?
Oggi ve l’ho detta
Poi da domani sorriderò di nuovo
(Chiavenna (SO), 19 maggio 2016)